Ai piedi del monte Falterona, alla confluenza dello Staggia e dell’Arno, è nota per la produzione del panno di lana casentino, soprattutto nei tradizionali colori arancio e verde.
Sulla lunga e porticata piazza Tanucci, d’aspetto medievale, si affaccia la parrocchiale di S. Maria Assunta, del dodicesimo secolo, rimaneggiata all’esterno; nell’interno, ancora romanico, si trovano una notevole terracotta invetriata di Andrea della Robbia, e Madonna in trono col Bambino due-trecentesca, del Maestro di Varlungo.
A nord del paese il Palagio fiorentino è una costruzione medievaleggiante del 1908, ‘erede’ del castello dei conti Guidi demolito nel 1440; ospita le mostre temporanee del Museo civico d’Arte contemporanea. All’interno del vasto parco è in progetto la realizzazione di un complesso termale che utilizzi le acque della fonte di Calcedonia, nota ai romani, e oggi comercializzata col marchio Maxim’s dalla Maison de l’Eau.
Nel vicino Centro visite del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna è allestito un Museo Ornitologico, sull’avifauna casentinese.