Un tempo nota per le sue spugne, appare come un grande banco di roccia inclinato, che immerge nel mare, cristallino e pescosissimo, ripide pareti, offrendo un profilo costiero ricco di grotte e scogli con piccole insenature sabbiose. Pur essendo presenti tracce del passaggio di fenici, greci, romani e arabi, la vera colonizzazione risale al 1843, quando Ferdinando II di Borbone vi impiantò una colonia; fino al 1940 è stata sede di soggiorno obbligato. L'abitato si concentra nell'estremità meridionale, nella frazione Lampedusa (m 16). Dall'abitato una strada di circa 2 km verso ovest conduce al santuario della Madonna di Lampedusa (patrona dell'isola), un piccolo edificio immerso fra buganvillee e multicolori. L'attivazione di un collegamento aereo con Palermo ha favorito lo sviluppo di una, seppur ancora contenuta, funzione turistica. Nel 1995 è stata istituita la Riserva naturale Isola di Lampedusa, nata per tutelare la macchia mediterranea e le stazioni di alcune specie animali e vegetali in via d'estinzione, come l'incantevole spiaggia dei Conigli.