È stato Giorgio Armani a progettare questo locale sito all’ultimo piano del suo hotel milanese, con ampie vetrate sui tetti della metropoli e sui pinnacoli del Duomo. Una scatola di alabastro, che di sera si illumina attorno ai piatti dello chef Filippo Gozzoli, reduce da una ricca esperienza internazionale, specialmente nella grande mela. L’impronta fusion si stampa nitida anche sui piatti italiani: calamari affumicati con lenticchie, alga nori e nero di seppia; ombrina con sedano rapa, foie gras e salmoriglio; guancia di vitello brasata con fonduta di comté, porri e cacao. A pranzo è disponibile anche il menu lunch a 35 euro. Internazionale la cantina