All’inizio della via Monastero Maggiore, è un complesso di camere e corridoi scavati nella roccia, a cui si accede scendendo ripide scale. I romani lo utilizzarono come carcere ma le sue origini sono più antiche. Nelle pareti vi sono nicchie e grezzi bancali, ma il maggior mistero è rappresentato da tre rozzi mascheroni.<br>La funzione originaria di questo monumento, che non trova riscontro in Friuli, è ancora un quesito irrisolto. A parte le fantasiose interpretazioni, è stato ipotizzato un uso funerario dell’ipogeo in epoca celtica, mentre<br>altri studiosi ritengono i locali carceri del periodo romano o longobardo.