Questa strada è una delle più sorprendenti di Milano: grazie innanzitutto al giardino di palazzo Invernizzi (n. 3), abitato da eleganti fenicotteri rosa che possono essere 'spiati' attraverso la recinzione; e al palazzo Berri-Meregalli (n. 8), importante edificio di Giulio Ulisse Arata (1914) che, nell'esuberanza decorativa e plastica, racchiude la manifestazione estrema dell'eclettismo, tra liberty, neoromanico ed elementi di provenienza gotica e rinascimentale. Nella parallela via Mozart e in una traversa di quest'ultima, la riservata via Melegari, si incontra un insieme di edifici di Aldo Andreani tra i quali spicca il palazzo Fidia (1934, in via Melegari n. 2): al contempo gradevole e imponente, è caratterizzato dalla fusione di elementi stilistici disparati, dal costruttivismo al liberty. Nelle vicinanze, nell’elegante piazza Duse n. 2, sorge il caseggiato del palazzo Civita (Gigiotti Zanini, 1934), una delle residenze più raffinate e moderne della Milano d'anteguerra.