Il triangolo via Ventura-via Massimiano-via Sbodio e la vicina via Oslavia sono l’emblema della Lambrate che cambia. Per decenni l’area è stata dominata dagli impianti industriali: qui nascevano prodotti come la mitica Lambretta e le macchine per il caffè Faema. Oggi gli operai hanno lasciato il posto ai creativi. Stabilimenti e capannoni sono stati trasformati in eleganti loft, gallerie d’arte contemporanea (a partire da Massimo De Carlo al n. 5) e istituti di design, tanto che c’è chi azzarda un parallelo con Chelsea, il quartiere ‘artistico’ di Manhattan. La zona si anima soprattutto durante la settimana del Salone del Mobile, quando il distretto diventa polo del Fuorisalone, quello più vocato alla sperimentazione, con designer emergenti da tutto il mondo a presentare le proprie idee negli spazi industriali riconvertiti, in un suggestivo melting pot di culture e mode.