La via, che prende il nome dal “quartiere genovese” di Istanbul via Galata, sale da via XX Settembre a piazza Colombo, elegante quadrilatero porticato a firma di Carlo Barabino e Giovanni Battista Resasco (1825-40): al centro dello slargo è la fontana del Genio alato, opera di Giovanni Battista Garré (1646), già collocata nel Porto Antico. Superata piazza Colombo, via Galata incrocia via S. Vincenzo, strada di antichissima origine (riprende in parte il tracciato della strada che aggirava l’abitato romano) che conserva alcuni edifici tardo-medievali e rinascimentali: tra questi, si segnala il palazzo di Domenico Centurione (N. 59), datato 1548, con prospetto posteriore loggiato.