Da Villa Opicina, frazione di Trieste collegata alla città da un’antica e suggestiva linea tramviaria, si snoda un percorso d’entroterra sulle tracce del vino sloveno noto come Teran, in italiano Terrano. Rosso secco Doc ottenuto da vitigni di refosco, aspro e di modesta gradazione alcolica, guida attraverso un territorio dove la diversità delle culture appare anche attraverso la tipicità delle case rurali carsiche (kraške hiše). L’itinerario fa tappa nel comune sparso di Monrupino, nei pressi del quale (in frazione Rupingrande) è allestito il Museo della Casa carsica, un’interessante casa-museo che ben documenta l’architettura tipica dell’altopiano.<br>Presso la sede comunale di Zolla, a ridosso del confine, si sale fino alla rocca di Monrupino, altura fortificata già castelliere preistorico, poi castrum romano; tra le abitazioni rurali sorge il santuario della Beata Vergine Assunta, eretto nel 1512 e poi più volte modificato, presso il quale ogni due anni, a fine agosto, viene celebrato l’evento delle Nozze carsiche, rinomata manifestazione folclorica: un matrimonio secondo l’antico ed elaborato rituale contadino sloveno. Poco sotto sono visibili i resti di un castelliere protostorico, il più vasto della zona, con uno sviluppo di 1600 metri.<br>Notevole il panorama, specie verso est dove le colline del Carso sloveno sono dominate dall’inconfondibile mole del monte Nanos.