Ebbe inizio proprio con la sistemazione, nel 1852, del ripido rettifilo che sale da piazza Corvetto, l’espansione dell’abitato in direzione delle alture. L’operazione si inseriva nel filone degli interventi di edilizia pubblica per le classi più agiate, iniziati tre secoli prima con l’apertura delle Strade Nuove: non a caso, i prospetti rivolti sulla via richiamano le facciate manieristiche del ’500.<br>A modelli neorinascimentali fa riferimento anche la chiesa di S. Maria Immacolata, costruita nel 1864-73 da Maurizio Dufour: a pianta centrale, presenta un ricercatissimo apparato decorativo, nel quale si segnalano i confessionali a cupola (inizio secolo XX).<br>Quasi parallela a via Assarotti, via S. Bartolomeo degli Armeni è una tipica crêuza di risalita, interessata anch’essa dalla crescita edilizia dei secoli XIX-XX. Conserva uno splendido angolo di cultura figurativa tardo-rinascimentale nella villa Pallavicino delle Peschiere.