Al fondo di calle Nuove Terese, prendendo a sinistra ci si inoltra in una vasta area di strutture legate al porto e alla ferrovia – oggi in parte trasformate – e di case popolari realizzate tra 1924 e il 1931 in luogo delle abitazioni di poveri pescatori e battellieri dell’argine di S. Marta, di cui nulla rimane. Il quartiere di S. Marta, in questa rinnovata versione di periferia ex industriale, conserva un fascino singolare, legato all’isolamento, alla serialità e alla riconoscibile impronta veneziana delle case, all’assenza stessa di corsi d’acqua. A est, di fronte a S. Nicolò dei Mendìcoli, si interpongono i corpi di fabbrica in mattoni dell’ex Cotonificio veneziano, aperto nel 1883 e attivo fino al 1960, ristrutturato dallo studio Gino Valle come sede dell’Archivio progetti e didattica dell’Università Iuav di Venezia (campeggiano sull’edificio le Ali, istallazione di Massimo Scolari per la Biennale del 1991); ancora più a est, sotto il rio di S. Nicolò, nel complesso dei magazzini portuali, il Magazzino 7 (ex Magazzino Ligabue) è stato trasformato in sede degli atelier e laboratori delle Facoltà di Design e Arti, mentre il Magazzino 6 svolge la stessa funzione per la Facolta di Architettura. A sud si profilano i Magazzini generali, costruiti nel 1875-85. A nord, attende destinazione l’area degli ex impianti dell’Officina del gas, realizzati a cavallo del 1900.