Ampliato nel 1813 a seguito della demolizione della chiesa dei Ss. Vito e Modesto, è chiuso dal fianco del cinquecentesco palazzo Barbarigo, nell’800 sede della Compagnia Venezia Murano, che commissionò a Giulio Carlini lo squillante rivestimento musivo a fondo oro visibile dal Canal Grande. Di fronte, palazzo Cini specchia la facciata rinascimentale, singolarmente, non sul Canal Grande ma sul piccolo rio. L’edificio, casa per anni del conte Vittorio Cini e della sua famiglia, accoglie la Galleria d’Arte della Fondazione Vittorio Cini (la cui base principale è sull’isola di San Giorgio Maggiore).