Definisce il campo, insieme a palazzi quattro-cinquecenteschi, l’ex chiesa di S. Maurizio, sormontata sulla destra dal campanile inclinato di S. Stefano. L’edificio è frutto della ricostruzione tra ’700 e ’800 su progetto di Pietro Zaguri, con interventi di Giovanni Antonio Selva e Antonio Diedo, cui si deve la facciata neoclassica. L’interno, a croce greca e cupola centrale, è del Selva. Vi è allestito il Museo della musica, esposizione di strumenti musicali barocchi fabbricati da grandi liutai. In campo S. Maurizio, in quattro fine settimana all’anno, si tiene un bel mercatino dell’antiquariato.<br>Si esce dal campo lungo la stretta calle del Piovan dove si trova l’ex Scuola degli Albanesi (fine secolo XV), con rilievi di scuola lombardesca. Varcando il rio del Santissimo si notano il singolare coro della chiesa di S. Stefano, a ponte sull’acqua, e a sinistra il prospetto sul rio di palazzo Morosini, la cui entrata da terra è in campo S. Stefano.