Sul lato destro della via, dando le spalle alla chiesa, accanto a insignificanti edifici di anni recenti, due antiche case affiancate del XV secolo (n. 49 e n. 43-47), entrambe su tre grandi arcate con luce di due piani (terra e mezzanino) a denunciare un’evidente commistione di funzioni residenziali e mercantili. Imboccato così il tratto di via Carlo Alberto in direzione del centro, ci si incammina verso la chiesa di S. Caterina. Sulla sinistra si succedono alcuni palazzetti fortificati neoclassici tra i quali palazzo Barea-Toscani (n. 33), mentre sul lato opposto si distende la lunga fronte di eleganti palazzetti settecenteschi (il tratto centrale è porticato), oggi sede della Questura.<br>Raggiunta la via Commenda (appena imboccata si ponga attenzione alle eleganti forme classiche del primo Cinquecento della chiesa di S. Gaetano) e oltrepassatala, spingendosi sino al termine, si sosti all’angolo di via S. Agata per ammirare le movimentate masse della duecentesca casa Boccaliero che si incunea nella piccola via per mostrare, fra il verde del giardino prospiciente il Cagnàn, un'elegante facciata gotica (visibile dal ponte); assai suggestiva la vista di case e giardini fra i ponti che sullo sfondo a destra e a sinistra tagliano il corso d’acqua con resti d’affresco e preziose trifore. Tornati all’angolo, di fronte (n. 13) si affaccia una bella casa romanica su tre archi con splendido capitello scolpito del X secolo e arco impostato, segno di un più esteso porticato ora scomparso.