Per i gradesi è, familiarmente, la ‘diga’. Lunga circa un chilometro, venne eretta dal governo austriaco nel 1885 a protezione dal mare, e dal secondo dopoguerra venne adattata a passeggiata a mare: percorrendo la fila di belle case d’inizio Novecento, si raggiunge la spiaggia libera detta Costa azzurra. Sulla ‘diga’ avviene l’incontro con il mare aperto, con l’impeto dei venti che percuotono l’isola, davanti a un orizzonte nel quale, quando è sereno, si possono quasi contare i palazzi di Trieste, tanto sembrano vicini.