Entrati nel centro storico attraverso la porta Croce (o Sole), si incontra subito la chiesa dei Ss. Erardo e Gottardo, la cui prima testimonianza risale al IX secolo. Ricostruita alla fine del Seicento, la chiesa è destinata dal 1971 al culto evangelico. A sinistra si imbocca la via dei Portici Minori: le case, con Erker decorati e facciate merlate, sono di fondazione tardomedievale, ricostruite dopo il disastroso incendio del 1444. Nei portici si aprivano le botteghe, ai piani superiori si disponevano le abitazioni, nel retro i magazzini e i locali di servizio illuminati da cavedi e minuscoli cortili. Dopo la piazzetta del Grano, intersezione con via Portici Maggiori, al primo piano dell'albergo all'Aquila nera si vede una curiosa statua cinquecentesca: è il cosiddetto Uomo selvaggio, un gigante a tre teste che probabilmente serviva da insegna a una locanda.