Detta anticamente piazza di Città, è il ‘salotto buono’ di Oristano. Al centro domina il monumento a Eleonora d’Arborèa, eseguito nel 1881 da Ulisse Cambi in onore di una delle figure femminili più interessanti della storia non solo sarda, ma anche italiana: la giudicessa che ricoprì tale carica dal 1383 al 1404, esprimendo nella «Carta de Logu» (1395), il codice esteso poi a tutta la Sardegna, una delle forme più evolute di sapienza legislativa medievale. Degni di citazione, nella piazza, sono anche il Palazzo comunale, già convento degli scolopi di fondazione seicentesca (e ancor prima sinagoga di una nutrita comunità ebraica oristanese), il settecentesco palazzo Mameli con balconi in ferro battuto, l’elegante palazzo Corrias-Carta, altra opera neoclassica dovuta a Gaetano Cima, il palazzo dell’Ufficio tecnico comunale, sede dell’Archivio storico cittadino.