Lo slargo ha una cornice di architetture antiche e recenti, ed è intitolato a Giuseppe Missori (1829-1911). Il colonnello protagonista di molti episodi del Risorgimento italiano – dalle Cinque Giornate alla spedizione dei Mille, nel corso della quale, a Milazzo, salvò la vita a Garibaldi – è raffigurato nel monumento del 1916, a cavallo di un destriero dall’aria sfinita. Al n. 10 si trova l’imponente palazzo dell’INPS, costruito fra 1929 e 1931 da Marcello Piacentini. Accanto, rosseggia il retro del palazzo delle Scuole Arcimbolde, la cui facciata è verso piazza S. Alessandro. Al lato opposto della piazza, al n. 1, l’albergo dei Cavalieri è opera di Emilio Lancia. Alla confluenza di via Albricci, infine, si distinguono i resti dell’abside della ex basilica medievale di S. Giovanni in Conca, dai milanesi irriguardosamente soprannominato ‘dente cariato’. Quasi interamente demolita per aprire via Mazzini, fu la chiesa dei Visconti, scrigno di opere d’arte ora custodite nei musei del Castello. È sopravvissuta solo la cripta, saltuariamente visitabile, con reperti romani e medievali.