Edificio settecentesco con facciata (1737) di Antonio Bibiena, nell’interno ampio e solenne conserva, sopra la bussola d'ingresso, una Moltiplicazione dei pani e dei pesci, attribuita a Lorenzo Costa il Giovane; Risurrezione, bassorilievo della seconda metà del ’400 nella prima cappellina a destra, e al 3° altare destro Pietà, gruppo ligneo tardocinquecentesco. L'attiguo, elegante chiostro, già di un convento trecentesco, è talvolta sede di eventi.