La chiesa di Nostra Signora dell’Orto nasce come santuario, edificato nel 1613-33 per accogliere un’immagine della Madonna divenuta oggetto di venerazione dopo la pestilenza del 1493. L’aspetto odierno della chiesa è però frutto dell’intervento di ristrutturazione iniziato nel 1823: ne scaturirono, oltre all’imponente pronao (1841-07) disegnato da Luigi Poletti, la ripartizione dell’interno in tre navate scandite da pilastri e lo sfarzoso apparato decorativo con marmi e stucchi dorati. Si devono al Maragliano tre gruppi lignei custoditi nel transetto destro.<br>Fanno corpo con il fianco destro della Cattedrale, formando un fronte continuo in direzione della stazione ferroviari, il Palazzo vescovile e il Seminario, entrambi ottocenteschi. Il primo ospita il Museo meteosismologico e il Museo diocesano, i cui pezzi di maggiore rilievo sono rappresentati da una tavola trecentesca della scuola di Barnaba da Modena e da un cielo di baldacchino processionale di manifattura cinese (fine XVI secolo).