Eretta come ospizio (da qui il suo secondo nome) per Francescani agli inizi del XVI secolo sul luogo di una preesistente chiesa, presenta una facciata a nudi conci squadrati, aperta da un portale gotico con un delicato bassorilievo sull'arco. L'interno, profondamente trasformato nella seconda metà del XVII secolo, è a una navata, con soffitto a lacunari, fiancheggiata da cappelle. Sopra la porta d'ingresso principale si trova un organo del 1620, probabilmente il più antico di Palermo, costruito da Raffaele La Valle. Tra le opere si segnalano: Madonna e le Ss. Caterina e Agata (Madonna di Monserrato) di Antonello da Palermo (1528); nelle cappelle a destra e a sinistra del presbiterio, stucchi di Giacomo Serpotta; Sposalizio di Maria e Natività di Vincenzo da Pavia (XVI sec.); Pietà, rilievo del XVI secolo. Inoltre, rilievi di Antonello Gagini e statue gaginesche. In via Alloro, sul lato esterno del transetto della Gancia, è visibile la buca della salvezza accanto alla quale è stata apposta una lapide a ricordo di un episodio risalente alla rivolta antiborbonica dell'aprile 1860. I patrioti cercarono rifugio nella chiesa, ma vennero tutti trucidati; due di loro si finsero morti e solo dopo cinque giorni, spinti dalla fame, scavarono il foro attraverso il quale fuggirono.