Ricostruita a partire dal 1626 su progetto di Vincenzo La Barbera e Mariano Smiriglio, mostra una singolare cupola, terminata nel 1681, dal tamburo ornatissimo (telamoni tra colonne) e calotta rivestita di maiolica policroma. Nell'interno, a croce latina e con tre navate su colonne, statue cinquecentesche di Antonello Gagini e di scuola gaginesca, stucchi di Giuseppe e Giacomo Serpotta e dipinti di Tommaso de Vigilia (XV sec.). Dietro l'altare maggiore è una piccola cappella tardo-gotica con volta a crociera dalle vele affrescate. Dalla navata sinistra si accede al chiostro, con tre lati su archi trecenteschi retti da colonne rinascimentali.