Fondata nel sec. XII e aperta al pubblico dal XV, contiene oltre 300 codici e 400 incunaboli, preziosi per antichità, arte e storia. Il più antico è un sacramentario del tempo di Lotario (820-55). Inoltre: evangeliario miniato del 1170, scritto da un Isidoro e rilegato nel 1525-29 dall'orafo Alvise; epistolario scritto da Giovanni da Gaibana (1259); antifonari del primo '300, che già presentano derivazioni dai dipinti degli Scrovegni; un antifonario gregoriano del sec. XIII; due decretali dello Studio di Bologna (1343), riccamente miniati; un rarissimo incunabolo con le opere di Stazio; una Divina Commedia del 1472; un messale miniato del 1491; opere musicali raccolte da Giordano Pasetto (1522)