Nato per volontà di monsignor Francesco Gangemi, collezionista e parroco della parrocchia di S. Paolo a partire dagli anni Trenta del Novecento, il museo espone soprattutto opere di epoca bizantina, normanna e medievale. Ospitato in due sale più un ingresso, il patrimonio iniziale si è arricchito di donazioni da parte di privati. Le sale raccolgono argenti, oggetti preziosi, crocifissi, dipinti e una collezione di libri antichi. Tra le opere si segnalano un S. Michele (tempera su tavola, XV secolo), esempio di pittura tardogotica calabrese, una Madonna col Bambino attribuita a Giovanni Bellini, un calice e un ostensorio di Filippo Juvarra, due dipinti attribuiti a Jusepe de Ribera (Prometeo e S. Andrea). Infine da segnalare la vasta collezione di 180 icone (tra il XV e il XIX secolo), la più importante raccolta dell'Italia meridionale