Nella chiesa pievana, che la tradizione vuole sia la centesima e ultima fondata da san Giulio sul finire del IV secolo, al termine della peregrinazione evangelizzatrice che lo portò dalla Grecia al lago d'Orta, si conservano, nella cripta, i resti del rivestimento a tarsie marmoree della tomba del santo, databile tra la fine del IV e il V secolo, e l'epigrafe funeraria del vescovo novarese Filacrio deposto nella chiesa nel 553