Si erge dietro un muro, in un grande giardino sullo sfondo dell’incrocio tra le vie Corti e Lazzaretto Vecchio - una delle Tre vie di Umberto Saba: «C’è a Trieste una via dove mi specchio / nei lunghi giorni di chiusa tristezza: / si chiama Via del Lazzaretto Vecchio». <br>È la piu bella villa settecentesca della città. Oggi ospita il Comando truppe Trieste dell’esercito e per questo l’accesso agli interni non è libero: tuttavia, il personale militare non eccepisce a chi getta un rapido sguardo esterno sulla magnifica e solenne facciata caratterizzata dal portico semicircolare finemente decorato nella trabeazione. Non se ne conosce l’architetto ma la struttura ricorda modelli francesi e inglesi del tempo.<br>Villa Necker entra nella storia nel 1790, quando viene acquistata da Cassis Faraone, il ricchissimo possidente che finanziò la costruzione del «Teatro Verdi». I suoi eredi la vendettero nel 1820 a un acquirente di prestigio, Gerolamo, fratello di Napoleone Bonaparte, che per qualche anno vi tenne una vera e propria corte. La dimora fu poi ceduta a un altro commerciante. Teodoro Necker, console di Svizzera e ‘maestro d’affari’ di Pasquale Revoltella, il cui nome rimase legato alla proprietà. Verso la fine del XIX secolo divenne sede del Comando della marina militare asburgica e tuttora conserva una destinazione militare.