Qui, sin dal 1806, si lavorava alla fusione di campane e sculture in bronzo. I vecchi ambienti di lavoro, oggi restaurati, ospitano un museo dell’arte fusoria – con strumenti e fotografie dell’attività svolta per oltre un secolo dalla ditta Barigozzi – e, occasionalmente, eventi culturali come mostre, concerti e spettacoli teatrali.