A Juvarra spetta la progettazione dei cosiddetti Quartieri militari (1716-28), complesso di edifici destinati all'acquartieramento di soldati e ufficiali posto all'estremo limite occidentale della città settecentesca, oggi nell'isolato compreso tra l'omonima via e corso Valdocco. La fronte porticata è senza soluzione di continuità rispetto all'apertura attraverso la quale passa via del Carmine. All'insieme architettonico conferisce austerità il ricorso al semplice laterizio. Un restauro di fine Novecento ha restituito a un uso pubblico gli spazi del settecentesco palazzo juvarriano.