Villa Arianna è così chiamata per la grande pittura a soggetto mitologico rinvenuta sulla parte di fondo del “triclinium”, di tarda età repubblicana. costituita da 13 ambienti, per un'estensione di circa 2500 metri quadri. A due piccole stanze affrescate segue l'atrio di tipo tuscanico con “impluvium”, pavimento a mosaico e pareti decorate. Da qui si passa al “tablinum” e alla stanza detta panoramica per la posizione sulla rupe di Varano. Nella parte del grande “triclinium” è affrescata l'Epifania di Dioniso ad Arianna e in quella destra Ganimede rapito dall'aquila. Da qui si accede a un quartiere di quattro ambienti con un corridoio dalle pareti dipinte di rosso; la prima stanza presenta due ritratti di giovani sullo sfondo di prospettive architettoniche, mentre il delicato ritratto di una fanciulla all'interno di un tondo è in attesa di collocazione nel nuovo Antiquarium. Il corridoio porta a due"cubicula” con vista sui monti, decorati e pavimentati con mosaico a tessere bianche e nere. La quarta stanza, di soggiorno, presenta piastrelle dipinte al di sopra di una zoccolatura rossa. I due ambienti successivi hanno pavimento a mosaico, zoccolature e decorazioni alle pareti, ma si caratterizzano soprattutto per la disposizione delle finestre che si aprono sul mare e sul monte Faìto; aperture che ritornano simili nel grande “triclinium” estivo.