Progettato a metà Settecento, forse da Nicolò Pacassi, venne sottoposto a una ristrutturazione neoclassica (1823) che rese irriconoscibili i tratti originari della facciata. All’interno lo scalone monumentale è considerato la sola parte pacassiana rimasta. Sul retro si estende il bel parco di impianto romantico, con un tempietto a colonne doriche. Nel 1907 il palazzo fu adibito a Palazzo del Comune, funzione che tuttora ricopre.