Preesistente alle Mura Nuove, era anche il maschio della cerchia seicentesca, raggiunto da via del Peralto. Datano infatti al secolo XVI le prime notizie della fortezza, posta sulla vetta del monte Peralto e fatta oggetto di modifiche già nella seconda metà del ’700. L’aspetto odierno è però frutto della ristrutturazione eseguita nel 1826-27 dal Genio sabaudo, che trasformò il complesso in una poderosa cittadella: scenario, nei mesi estivi, di rassegne teatrali e altri eventi culturali.<br>È ancora praticabile il camminamento militare tracciato a collegare forte Sperone con i forti interni, cui si può arrivare anche scendendo a una stazione intermedia – Trensasco o Campi – della ferrovia Genova-Casella. Fu il Genio napoleonico a iniziare la trasformazione della ridotta dei Pani, punto d’approvvigionamento per le postazioni successive, nel forte Puin, completato nel 1828: l’eccellente stato di conservazione della fortezza, dominata da una torre quadrangolare, ne fa uno tra i punti di maggiore richiamo del Parco urbano delle Mura. Una strada militare conduce al forte Fratello Minore, unico superstite dei “Due Fratelli”, coppia di postazioni in prima linea durante l’assedio del 1800: alla difesa della piazzaforte – ristrutturata nel 1816-32 e oggi in abbandono – partecipò anche Ugo Foscolo, rimanendovi ferito. Nella stessa occasione, rivestì un ruolo decisivo il forte Diamante, il più avanzato ed elevato caposaldo delle difese cittadine. Costruito nel 1758 sotto la direzione del maresciallo francese De Sicre, ha mantenuto quasi integro l’originario impianto poligonale a cortine e salienti, tipico delle ridotte settecentesche.