Ricca residenza della seconda metà del XIX secolo, fu costruita per volontà del barone Corrado Arezzo su parti esistenti dal XVII secolo (tra cui la torre quadrata al centro). Sia il parco sia il castello sono stati negli ultimi anni oggetto di un grandioso restauro che ha restituito loro l'originario splendore. Al massiccio blocco dell'edificio, alleggerito sul prospetto principale da un'elegante loggia neogotica realizzata agli inizi del '900, si arriva da un viale d'accesso fiancheggiato dai bassi corpi delle abitazioni per i contadini. La residenza si articola su tre piani. L'interno è composto da 122 stanze, non tutte visitabili. Tra quelle aperte al pubblico, al piano nobile, che conservano buona parte dell'arredo originario e costituiscono un raffinato esempio di dimora signorile dell'epoca, le stanze più interessanti sono il salone degli stemmi, il salone degli specchi e il salotto dei fumatori. Intorno al castello si estende un vasto parco di circa 8 ettari, con viali che si snodano tra la lussureggiante vegetazione, arricchiti da una costruzione neoclassica per il ristoro, la «coffee-house», da un labirinto in pietra e da alcuni "scherzi" animati da meccanismi nascosti.