La loggia, a portico quadrato, fu costruita tra 1547 e 1551 da Giovanni Battista del Tasso per il commercio della seta e dell’oro. Oggi vi si trovano prodotti dell’artigianato fiorentino.<br>Attira i turisti la cosiddetta fontana del Porcellino (in realtà un cinghiale), copia di un bronzo di Pietro Tacca del 1612, oggi conservato al Museo Bardini.<br>Conta però soprattutto il simbolo: la tradizione vuole che, se si getta una moneta nella vasca e si strofina il muso del cinghiale, si sarà certi di tornare a Firenze.<br>Altra curiosità è la lastra in marmo al centro della loggia, che segna il luogo dove venivano messi alla gogna i mercanti disonesti.<br>Sopra le volte della loggia è stato ripristinato un salone panoramico, non sempre aperto al pubblico.