Si è dovuto aspettare il 1987 perché iniziasse la ricostruzione della sala, danneggiata durante l’ultimo conflitto mondiale, in maniera peraltro neanche così grave: tant’è che le rappresentazioni ripresero nell’immediato dopoguerra. Poi, un lungo buco nero all’insegna di complicate diatribe politiche, con le rovine del teatro assurte a simbolo della decadenza cittadina, fino all’apertura del cantiere per la realizzazione del nuovo edificio progettato da Ignazio Gardella, Aldo Rossi e Fabio Reinhart. Il restauro ha ripreso il pronao e il porticato ovest – a bugnato – del vecchio teatro, opera di Carlo Barabino (1826-31), dietro il quale si innalza il poderoso edificio moderno (1990), sormontato da una cuspide vetrata: questa, illuminata in occasione delle rappresentazioni, costituisce ormai una tra le note più caratteristiche della skyline genovese. Eccezionale è l’apparato di scena: le sue quattro piattaforme mobili, azionate da sofisticati sistemi informatizzati, lo pongono all'avanguardia in Europa. La Fondazione Teatro Carlo Felice è tra gli enti organizzatori di due importanti manifestazioni musicali in città.