La chiesa di S. Francesco, del 1316, rifatta nel 1508 in semplici forme rinascimentali, ha interno a croce latina interessante per il cospicuo patrimonio d'arte. Nella navata sono collocati quattro altari in pietra arenaria, dipinti e dorati, con tele della fine del '500 (Annunciazione) e del '600; alla parete destra, Compianto di Cristo deposto di Alessandro Forzori, seguace del Vasari; prima dell'arco trionfale, nicchia affrescata con la Madonna, il Bambino, S. Francesco, S. Michele arcangelo e due santi, attribuita a Luca Signorelli e collaboratori. Nel braccio destro del transetto, al centro di una macchina d'altare del '500 con raffinati intagli a candelabre, Cristo in gloria tra angeli, S. Francesco e S. Michele arcangelo, tavola attribuita a Raffaellino del Colle con evidenti influssi del primo manierismo toscano. Inoltre, terracotta robbiana con frutta e cherubini. Nella tribuna, coro ligneo del 1550. Nel braccio sin. del transetto, alla parete di fondo, elaborata macchina d'altare con intagli di gusto barocco. Al centro, edicola con la Madonna e S. Giovanni ai lati di un Crocifisso ligneo (sec. XIV-XV); sugli sguanci laterali, S. Girolamo e S. Francesco, in alto Annunciazione, dipinti attribuiti a Raffaellino del Colle. Quindi, altare cinquecentesco con Deposizione, opera firmata da Niccolò Circignani. Nell'ex sagrestia, Madonna col Bambino in terracotta, recentemente (2004) riferita all'attività giovanile di Donatello