Monumento romanico tra i più interessanti della regione, fondato nel 1165, consacrato nel 1211, trasformato con gusto barocco nel 1732 e restaurato nel 1955. La facciata, tutta in pietra e a doppi spioventi, ha un portale inscritto in uno pseudoprotiro riccamente ornato nella ghiera. Sul fianco destro si apre il portale secondario, con raffigurazioni di animali mostruosi nella lunetta, fino alle belle absidi, con colonnine addossate, cornici ad archetti e monofore. A lato si leva il campanile (restaurato nel 1961), con la parte inferiore medievale, la superiore sopraelevata nel '700 e cuspide ottagonale rivestita da maioliche gialle e verdi.L'*interno, impressionante per vigore costruttivo, è a tre navate absidate, divise da cinque pilastri per lato, ciascuno con addossate quattro mezze colonne a masselli di pietra e con svariati capitelli. Interessante un S. Giorgio a cavallo che trafigge il drago, gruppo in bronzo e argento, del sec. XVIII. Dall'abside sinistra si entra in un sacello a croce greca, con robusta volta a crociera su semicolonne angolari di pietra a massello, probabilmente del periodo preromanico.