Romanica, è tra i più antichi edifici religiosi di Mantova, situata oggi circa un metro e mezzo sotto il livello stradale. La fece costruire sul finire dell’XI secolo Matilde di Canossa sul modello del S. Sepolcro di Gerusalemme. Nel corso del ’500 venne inglobata nel ghetto ebraico, parzialmente demolita e il suo spazio funse per secoli da cortile delle case circostanti; solo agli inizi del ’900, in concomitanza con l’abbattimento del ghetto, tornò alla luce. Fu allora attuato un radicale restauro dell’antico edificio (1908), per il quale si prese a modello la chiesa coeva di S. Tomè di Almenno San Bartolomeo. Il suggestivo interno ha un deambulatorio delimitato da tozze colonne in cotto - tranne le due a fianco del presbiterio, in marmo - e sovrastato da un matroneo. Alle pareti, resti di affreschi risalenti all’XI-XIII secolo.