Fu portata a compimento nel 1252 dal nipote di Innocenzo IV, Ottobono Fieschi (futuro papa Adriano V). La poderosa torre nolare, cuspidata e aperta da quadrifore, è la nota architettonica saliente dell’edificio che, su un insieme di matrice gotica – evidenziata in facciata dal motivo a fasce alternate di marmo bianco e ardesia e dal grande rosone marmoreo – presenta elementi stilistici propri della tradizione romanica, quali le arcatelle che scandiscono il profilo superiore del prospetto e della navata mediana. È attribuito a Giovanni Barbagelata l’affresco (Cristo in croce fra la Madonna, S. Giovanni, Innocenzo IV e Ottobono Fieschi) sulla lunetta del portale, al di là del quale l’interno, diviso in tre navate da colonne con capitelli cubici, appare immerso in una penombra spezzata dalle quattro aperture (due monofore, un tondo e una croce) praticate sulla parete absidale.