È detta anche “dei Corallini” perché fu costruita (1686-1734) grazie ai proventi dei pescatori di corallo. La chiesa è da considerarsi una tra le espressioni più felici del barocco ligure. Progettata e iniziata da Giovanni Battista Marvaldi, rivolge al mare una grande facciata concava adorna di stucchi; il campanile, aggiunto nel 1771-74, fu disegnato da Francesco Carrega. Tutti settecenteschi gli altari e i raffinati stucchi interni, così come gli scranni in legno del coro; una nicchia ricavata tra il secondo e il terzo altare destro racchiude un gruppo in legno policromo (S. Giovanni Battista) eseguito da Marcantonio Poggio, mentre è attribuito al Maragliano il Crocifisso al quarto altare sinistro. La piazza antistante è in estate teatro del Festival internazionale di Musica da Camera. Il vicino oratorio di S. Caterina, fu edificato nel XIII secolo. Scendendo verso il mare, vale la pena di ammirare il portale in ardesia di palazzo Morchio (secolo XVI), sede del Municipio, e l’ampio porticato del settecentesco palazzo Viale. Una macina, un torchio e altre attrezzature in mostra nel Museo dell’Olio «U Gumbu», allestito in un frantoio al N. 31 di via Matteotti.