Al termine del corso Vittorio Emanuele, oltre il passaggio a livello, sulla destra, si arriva a questa chiesa, tra i più interessanti esempi di romanico dell’isola. È stata costruita in fasi successive tra XI e XII secolo su un’area cimiteriale cristiana. Interamente in conci di granito, rivela nella facciata la fusione di elementi toscani e lombardi. L’interno è scandito da pilastri e colonne che sostengono il tetto a capriate e le volte delle navate laterali. Vi si trova un’interessante raccolta di iscrizioni funerarie provenienti dalle vicine necropoli e pietre miliari romane.