Di fabbricazione trecentesca, venne rinnovata nel '600 con gusto barocco, senza creare disarmonie con la decorazione a fresco tre-cinquecentesca di cui rimangono cospicui frammenti.<br>All'interno, oltre ad affreschi di carattere votivo, sono custodite opere di Gaspare Angelucci da Mevale (1541) e Giovanni Battista di Giovannofrio (1497).