Eretta dai cistercensi nel sec. XIII in robuste forme romanico-gotiche, sorge in un'area dell'antica città adibita a pubbliche funzioni, come attestano i resti dell'«ekklesiasterion» - cavea semicircolare per le adunanze popolari, del sec. III a.C. - visibili nello spiazzo a sinistra della chiesa. Nella solenne facciata si apre un vigoroso portale a ogiva, con battenti lignei del 1531. L'interno è a una navata con copertura a volta: nella 2ª cappella a destra si trova il celebre sarcofago* col mito di Fedra (già al Museo diocesano), squisito lavoro romano del sec. II d.C., ispirato a modelli greci. Tra le opere custodite nella chiesa si segnalano anche una Madonna col Bambino, statua in marmo di scuola gaginesca (sec. XVI) e, alla parete sinistra, un grande dipinto del 1592 raffigurante S. Diego e le storie della sua vita; l'acquasantiera in marmo sostenuta da una mano intagliata è del 1529. A sinistra della chiesa è l'oratorio di Falaride, tempietto del sec. I a.C. in parte sovrapposto ai resti del preesistente «ekklesiasterion», trasformato in oratorio in epoca medievale; poco più a est si riconoscono un altare e una piccola esedra a due gradini.