Qualificate maestre locali hanno avviato il recupero di un’arte antica e di pregio, quella del filet e dello sfilato, sulla scia del ricco passato culturale tradizionalmente legato alla teleria sacra o al corredo tessile, reinterpretando motivi decorativi dell’arte del periodo normanno e del barocco i cui esiti sono oggi riuniti nel museo, insieme a creazioni originali aperte a istanze culturali contemporanee. Il museo è suddiviso in tre sezioni ideali: una prima propone prototipi della tradizione costituiti da alcuni pezzi di pregio di antica fattura; una seconda sezione mostra le trascrizioni di motivi ornamentali di ispirazione geometrica del periodo medioevale, dalle pavimentazioni musive di Monreale, della Martorana e della Cappella Palatina di Palermo allo chevron delle ghiere d’arco della Cattedrale di Palermo; infine, realizzazioni con filati non usuali come la seta, il filato d’oro, l’estruso di poliammide ed accostamenti a materiali preziosi quali il corallo, il granato, le perle, per nuovi impieghi nel settore degli accessori moda e i complementi di arredo