Il museo ospita una ricca collezione di telefoni d'epoca e modernariato composta di 200 esemplari che ripercorrrono le principali fasi dell'evoluzione della telefonia e ben rispecchiano lo sviluppo dello strumento e dei peculiari gusti delle epoche passate. La raccolta ha origine da collezione privata amatoriale che muove dai primi esperimenti di apparecchi telefonici su legno e metallo rinvenuti a Firenze alla fine del 1800, al famoso ricevitore Meucci del 1854