Sorse come centro stradale romano in funzione della Via Flaminia antica nel tratto fra Narnia e Vicus Martis Tudertium. Il primo nucleo dell'abitato infatti si formò nel III secolo a.C. dopo l'apertura della via consolare che taglia la città da sud a nord, ma la vera pianificazione urbanistica si ebbe solo nell'età augustea quando divenne municipio della VI regione e fu avviata la ristrutturazione della via consolare. Con la perdita d'importanza del ramo occidentale della Flaminia, soppiantato da quello orientale, Carsulae fu abbandonata; la città è stata rimessa in luce a partire dagli anni Cinquanta del '900. I luoghi e gli edifici pubblici si aprivano direttamente sulla Flaminia: unica eccezione il quartiere degli spettacoli, un po' decentrato. Il sistema di approvvigionamento idrico era basato su una serie di cisterne e pozzi e su canalizzazioni di adduzione. Il Centro visita e documentazione espone importanti reperti del sito, mentre gli scavi proseguono.<br>La visita dell'area inizia dalla chiesetta di S. Damiano, costruita nell'XI secolo riutilizzando le strutture di un edificio romano individuabili nel fianco destro e nella facciata. Da qui, la Flaminia conduce ai resti della basilica forense a tre navate con abside; a sinistra è il piazzale del Foro con edifici pubblici e sacri.<br>A sud, una piattaforma artificiale regge i resti dei basamenti di due tempietti gemini identici; accanto alla scala di accesso al tempio, un piccolo arco quadrifonte di cui è stato rialzato solo un lato. Una scaletta dietro ai tempietti scende alla Flaminia (notare i resti di tabernae) che si segue fino al cosiddetto arco di S. Damiano, monumentale arco-porta a tre fornici: solo il centrale è conservato. Fuori ha inizio l'area dei sepolcri monumentali, due dei quali in parte restaurati: uno a corpo circolare coperto a tumulo e poggiato su un basamento quadrato; l'altro a sviluppo verticale.<br>Riattraversando il prato, per la strada moderna si raggiunge il quartiere degli spettacoli: l'anfiteatro, costruito in una depressione naturale, e il teatro, del quale sono visibili l'orchestra, le sostruzioni della cavea e le fondazioni della scena.<br>Sul poggio che domina da est le rovine di Carsulae è il convento dell'Eremita, fondato su resti romani nel 1213 da san Francesco. Lungo l'antica via d'accesso, ruderi della chiesetta romanica di S. Caterina e pozzo romano.