Gli edifici della Risiera, sorta alla fine dell'Ottocento come fabbrica per la lavorazione del riso, furono strutturati dai tedeschi come campo di detenzione per i prigionieri politici e gli ebrei avviati poi alla deportazione. Fu l'unico dei campi di concentramento italiani munito di forno crematorio. Dichiarato monumento nazionale nel 1965, mantiene inalterate le 17 celle e quella della morte. Nella Sala delle commemorazioni è allestita una mostra storica permanente; la Sala delle croci raccoglie oggetti e documenti donati dagli ex deportati