Con l'esaurirsi delle opportunità di lavoro minerario e metallurgico, la val d'Ala s'impoverì e molti furono costretti a praticare il contrabbando di sale con la vicina Savoia. L'abilità nell'attraversare i ghiacciai posti a oltre 3000 m fece sì che, con il diffondersi dell'alpinismo, il contrabbandiere si trasformasse in guida alpina, e Balme divenne la culla dell'alpinismo torinese. A questo tema e dedicato l'Ecomuseo delle Guide alpine Antonio Castagneri, ospitato nell'antica sede del Comune, con itinerario dl visita lungo la pista di Val Servìn.