Il forno di Tavernole è costituito da una struttura produttiva quattrocentesca che a fine Ottocento venne recuperata entro il circuito della grande industria per uscirne solo una trentina d’anni più tardi ed entrare in una lunga fase di degrado conclusasi in questi ultimi anni, con il suo restauro. Si tratta probabilmente dell’unico forno da ferro presente sul territorio nazionale, e uno dei pochi conservatisi in Europa. Rappresenta pertanto una tappa essenziale nella Via del Ferro europea che dai resti etruschi di Baratti porta, attraverso Tavernole e le valli bresciane, alla Carinzia e alla Stiria, alla Ruhr, per diramarsi poi verso la Francia e l'Inghilterra, e il Nord Europa, fino alla Svezia. Lo spazio museale si articola su tre piani (più un ammezzato) e in due corpi separati dall’edificio maggiore. Le collezioni consistono in un maglio completo di ruota idraulica, altra ruota ricostruita sul modello di quella esistente per la segheria ad acqua ospitata nel forno nel secolo scorso, attrezzi dei lavoranti al forno (ricostruiti su disegni ricavati da documenti cinquecenteschi), quattro pezzi ottenuti in deposito dal Museo delle Armi «Luigi Marzoli» di Brescia, reperti in ghisa e ferro, esemplari di minerale. Il museo fa organicamente parte del Sistema museale della Valtrompia