Capolavoro del rinascimento, fu modellato dal fiorentino Andrea Verrocchio (1481-88); la fusione dello splendido bronzo (1494) e l’alto piedistallo marmoreo furono eseguiti in seguito dal veneziano Alessandro Leopardi. Il Colleoni – capitano di ventura bergamasco, dal 1448 e per 21 anni al servizio della Repubblica – aveva lasciato per testamento gran parte dei suoi beni alla Serenissima purché gli fosse eretto un monumento equestre «davanti a S. Marco»: se la sua statua si trova qui, è per la disinvolta interpretazione che alla clausola dette il Senato, secondo un’ideologia avversa a dar spazio alle singole personalità.