Nel 1652 Cesano Maderno divenne possesso degli Arese, importante famiglia nobile milanese. Trasposizione in pietra del potere della famiglia, palazzo Arese, poi Borromeo, venne eretto all’inizio del XVII sec. per poi essere ampliato sotto Bartolomeo Arese, presidente del Senato di Milano.

Il Palazzo ha preservato nella quasi totalità le sue caratteristiche originarie: una piazza esedra, membrana di raccordo con la città e una corte d’onore caratterizzata da una loggia coperta al primo piano.

L’esterno, imponente ma sobrio, è un ossimoro architettonico per la ricchezza degli interni che aderiscono totalmente alla propaganda politica/iconografica di Bartolomeo III Arese. Degni di nota sono: lo Scalone degli Stemmi, con la rappresentazione di 47 stemmi di casate nobiliari; il Grande salone dei ricevimenti noto come Salone dei Fasti Romani; la Galleria delle Arti Liberali, che rende immortali le Arti riprodotte, innanzi alle quali è trasposto il personaggio storico che “le rese importanti” e ancora le sale di Vulcano, della Monarchia, dei Giganti, la Sala di Semele, la Sala Neoclassica, la Galleria dei Centauri e il Ninfeo. Tra i maggiori artisti si ricordano: Ercole Procaccini il Giovane, Giovanni Ghisolfi, Federico Bianchi, Antonio Busca.