È la sede del Comune di Milano – riscattata nel 1859, all’indomani dell’annessione di Milano al regno sabaudo – e una delle principali testimonianze del secondo ’500 architettonico in città. La facciata rivolta a piazza della Scala è il risultato di un rifacimento curato da Luca Beltrami fra 1872 e 1892, ma il palazzo era stato commissionato fin dal 1553 a Galeazzo Alessi dal banchiere e gabelliere genovese Tomaso Marino. Nei decenni successivi se ne completarono soltanto la facciata verso l’odierna via Marino (allora la principale) e il cortile, del 1588. Questo ha un portico a colonne tuscaniche binate, cui sovrasta una loggia a pilastri con nicchie ed erme. In occasioni speciali di apertura al pubblico, si può visitare la sala delle Feste (ora dell’Alessi), ritoccata nell’800 e priva della soffittatura distrutta nel 1943. La facciata verso piazza S. Fedele, curata da Alessi, ha tre ordini sovrapposti, scanditi da colonne, pilastri o lesene a erma, e finestre rispettivamente a spalle bugnate, a falso balcone e timpano spezzato, a timpano.